Guido Seriacopi risiede a Foiano della Chiana, un paese in provincia di Arezzo, nella Val di Chiana aretina. Classe 1951, è in pensione da alcuni anni dopo aver esercitato da sempre la professione di meccanico, sempre appassionato della creatività nel suo lavoro. E il voler vedere al di là dello schema, il voler andare “oltre” lo ha portato, inevitabilmente, ad arricchire la sua conoscenza spingendola ben oltre il suo “mestiere” nudo e crudo.
Definire Guido, quindi, solo un “meccanico è per lo meno riduttivo, è una persona che mentre lavora immagina, ed il suo immaginare, per tradursi in realtà abbisognava di altri apporti, di altre capacità: quindi si vede un carrozziere esperto, un creativo nella modellazione che ha addirittura allargato la sua opera fino alla scultura vera e propria. Ma la sua qualità maggiore, secondo chi scrive, è quella, oggi piuttosto rara, di saper unire tutte queste passioni e conoscenze senza relegarle in “compartimenti stagni”, dove ciascuna attività ha il divieto di accesso alle altre.
Chi ci parla si trova davanti una persona concreta, che va al nocciolo senza fronzoli, che non ama le cerimonie e le moine, con l’umanità, l’allegria e la cortesia vere delle persone schiette, che rifuggono le facciate. Quindi, determinato quanto basta, se si mette in testa un’idea, di realizzarla a costo di perderci il sonno.
La “Trecentotredici”, in questo contesto, è solo l’ultimo dei suoi lavori creativi. Già diversi anni fa si vedevano, in Provincia, sfrecciare delle Ape 50 carenate e colorate, guidate da giovani, al cui passare avvertivi il classico suono “unz-unz-unz” della musica a buon volume. “ Ma l’Ape è una cosa da vecchietti!” , gli disse il Direttore della Piaggio in visita Motor Show, dov'era esposta, seguito da un gruppo di impiegati. “ Nossignore, l’Ape è un mezzo da ragazzi: colori vivaci, carrozzeria adatta, interno adeguato e un buon impianto stereo”. Dopo qualche giorno gli telefonarono due ingegneri della Piaggio chiedendogli il permesso di copiare la sua "Ape per ragazzi" (ovviamente, gratis). Il suo progetto ebbe un ottimo successo e la stessa Casa si dovette ricredere guardando l’incremento delle vendite, tra il 50 ed il 60%..
Giunto alla pensione, ha coltivato questa idea di realizzare la “Macchina di Paperino”, dedicandoci tempo ed impegno. Dopo molte prove, messe a punto, perfezionamenti adesso finalmente possiamo ammirarla viaggiare, per l’entusiasmo non solo dei bambini ma di tutti coloro che amano la bellezza e l’estro creativo.
-Paolo Scatragli- *
*( Paolo Scatragli - Designer, artista, scrittore e autore del blog)